I giorni della Merla
In questi giorni, qua al nord Italia provincia di Varese, non nevica. Questa mattina c'era il sole, era abbastanza allegro. Però in compenso fa abbastanza freddo. Comunque non è un freddo da neve, il meteo come temperatura minima da 4°, dove abito io.
In alcune comunity di Facebook ho letto che a Varese alcuni affermano che, con la temperatura di 8° verso la serata, il Comune abbia mandato in azione le macchine spargisale.
I cittadini che hanno assistito alla scena sono rimasti allibiti.
Come anche quelli che hanno poi saputo la notizia da qualcuno.
Il freddo è brutto. Quello di gennaio, in certe mattine quando ci si sveglia presto per andare al lavoro ad esempio, è gelido. A tratti entra nelle ossa.
Per alcuni il freddo è anche uno stato d'animo interiore, ma questo succede anche in altri giorni e mesi dell'anno. E' una condizione temporanea, transitoria. Così si dice. Come per il tempo atmosferico.
Ma come si fa a capire se quello della foto è un merlo o una merla?....
....Ah, non ne ho idea!.... Per me è una merla!
I cosiddetti giorni della Merla sono, secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio (29, 30 e 31).
Sempre secondo la tradizione sarebbero i tre giorni più freddi dell'anno.
L’origine di questa leggenda vedono come protagonista: una Merla ( E questo l'abbiamo capito, passa alla narrazione)....
Si narra che in tempi assai lontani Gennaio, quando non aveva ancora 31 giorni ma solo 28, fosse particolarmente scherzoso e un po’ invidioso, in particolar modo con una Merla, molto ammirata per il suo grande becco giallo e per le penne bianchissime.
Per questo Gennaio si divertiva a tormentarla; ogni volta infatti che ella usciva in cerca di cibo egli scatenava bufera di neve e vento. Stufa di tutto questo un giorno la Merla andò da Gennaio e gli chiese:” Amico mio potresti durare un po’ di meno?”. Ma Gennaio, orgoglioso come era rispose: “ E no, carissima proprio non posso. Il calendario è quello che è, e a me sono toccati 28 giorni.”
A questa risposta la Merla decise di farsi furba e l’anno seguente fece una bella scorta di cibo che infilò nel suo nido così che rimase per tutti i 28 giorni al riparo senza bisogno di uscire. Trascorsi i 28 giorni, la Merla uscì e cominciò a prendere in giro Gennaio: “Eh caro mio, quest’anno sono stata proprio bene, sempre al calduccio, e tu non hai potuto farmi congelare il becco nemmeno un giorno.” Detto ciò Gennaio se la prese così tanto che andò dal fratello Febbraio, che vantava ben 31 giorni, e gli chiese in prestito 3 giorni.
Il fratello dubbioso domando: “ Cosa vuoi farne? “ e Gennaio rispose: “Ho da vendicarmi di una Merla impertinente. Stai a vedere”.
E così Gennaio tornò sulla terra e scatenò una tremenda bufera di neve che durò per tutti i 3 giorni. La povera Merla, che era andata in giro a far provviste, per il forte vento non riuscì nemmeno a tornare al suo nido. Trovato il comignolo di un camino, vi si rifugiò in cerca di un po’ di tepore. Trascorsi quei freddissimi 3 giorni uscì dal comignolo sana e salva ma le sue candide penne erano diventate tutte nere a causa del fumo e della fuliggine.
Da allora Gennaio ha sempre 31 giorni e i merli hanno sempre le piume nere.
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