martedì 12 marzo 2019

Affronta la Realtà

Ore 7:00 del mattino. E' l'alba di un nuovo giorno. Mi sono risvegliato. Sono sveglio. Sono grato a tutte le forze dell'universo che mi hanno dato l'opportunità di vivere un'altra giornata. Ringrazio.
Questo è l'inizio del mio viaggio per cercare di capire cosa sta dietro a cio che appare. Come ogni giorno.
Cercando le prospettive. Cercando l'introspezione.
Al di la del bello e dell'ovvio per soddisfare la mia immaginazione.
Come in un viaggio mistico, il sogno si confronta con la realtà.
Lungo strade meno battute. Su percorsi diversi.
La realtà si confronta con la follia dando vita all'immaginazione.
E' nel caos che si genera la stella danzante. Bisogna avere il caos dentro.
Per avere l'illuminazione. Bisogna avere una fervida  immaginazione.
Prova a immaginare quanta forza è racchiusa in un bacio. Lo sai. Una forza potentissima, energia nuova a seconda dell'intensità e del modo in cui si esprime. Si da e si prende. Il bacio. E' un susseguirsi, come in una danza, porta all'intimità.
Il Bacio è un apostrofo rosa tra. Ma che stai dicendo, non centra niente.
Come il bacio tra due marionette. Che assurdità.

La mancanza di affetto è davvero brutta. Fa vedere la realtà con sfumature nere. Infiniti campi elisi. sentieri sterrati. Orizzonte sempre incerto. Tempo brutto, piove. Il cielo nero.


lunedì 11 marzo 2019

Frasi

Imbarazzante, imbarazzante rileggere la roba che scrivevo. Ma i post li ho scritti io, sono pur sempre una parte di me. Anche se qualcuno lo cancellerò.

È inutile negare le proprie origini, le proprie radici, sarebbe come rinnegare se stessi.

Le patate sono delle radici, nascono dalla terra, sono un prodotto della terra, come gli asparagi, le carote.

La patata non è solo un ortaggio.

A una risata sarebbe bello che ne seguisse sempre una seconda e una terza. Ma la felicità è fatta di momenti, di attimi.

Nella vita contano i legami deboli (frase discutibile)

E bada Pinocchio non fidarti mai troppo di chi sembra buono e ricordati che c'è sempre qualcosa di buono in chi ti sembra cattivo.

La stranezza non è mai banale.

Ma chi sono io se sono tutti migliori di me.

La paura bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire. Non c'era nessuno.

Alcune di queste frasi non le ho scritte io ma condivido tutto.

Questa è la fine. Il Post è finito, basta, stop. 

Temporeggio

Rileggendo qualche post che avevo fatto in passato mi viene da pensare che nessuno leggerebbe la roba che scrivo. Non interessa a nessuno.
E' spazzatura. Ma io vado avanti, lostesso, con la perseveranza. E' diabolico.
Questo blog è sperimentale.
Questo blog è pieno di scrittura, parole, parole, parole. Le parole scritte rimangono, quelle dette sono al vento. 
In questo blog c'è poca grafica, in effetti. Ma non è questo il problema. Se continuo a scrivere anche se non mi legge nessuno e non sono bravo a scrivere, ci sarà un motivo.
C'è sempre un motivo, a volte nascosto a volte intuitivo. Come nella canzone di Celentano. Bisogna sempre avere un motivo. Le scelte nella vita sono sempre dettate da una motivazione o uno stato dell'essere. Da una necessità.
Scrivo perchè mi riesce facile. In fondo se ci pensiamo è la prima cosa che insegnano alle scuole elementari, leggere e scrivere. Poi da grandi, adulti, piano piano ci scordiamo come si fa.
La punteggiuatura, gli accenti, gli apostrofi, la costruzione di una frase. Soggetto, verbo, predicato.
Si fa prima a fare degli esempi così si fissano meglio i concetti.
Qualcuno mi ha chiesto se scrivo, se mi piace scrivere. Ho detto si, ho un blog personale. Ho detto che scrivo, anche per convincermi che è così. In verità non è che mi piace scrivere, mi diletto.
Lo faccio senza il peso che so che avrei se lo facessi in modo serio. In quel caso non sarebbe il mio mestiere.
Ho reso bene l'idea ?


mercoledì 27 febbraio 2019

Lavoro

Il lavoro, questo lavoro. Sembra che la vita sia impostata tutta sul lavoro. Se non hai il lavoro non sei nessuno. Il lavoro è dignità. Il lavoro è la schiavitù moderna, quello dipendente.
Nella società vieni "classificato" in base al lavoro che fai. 
Se non c'è il lavoro la società non sta in piedi. 
Se perdi il lavoro sono cazzi tuoi.
Tutti temi buoni sul lavoro per un dibattito più ampio che non sto qua ad argomentare io che non ho le competenze. Sono un umile lavoratore impegato part/time non posso parlare perchè lavoro poche ore, sono un dentello di un ingranaggio di una macchina molto più ampia che muove tutto il lavoro. La società, che in Italia va male. Perchè non c'è il lavoro. Il gettito fiscale non arriva. Il PIL non cresce.

L'unica cosa che mi è chiara è che se il lavoro è dignità, come dicono, non dovremmo fare un lavoro che non ci piace. Questa è una cosa di cui sono sicuro. Non voglio fare un lavoro che non mi piace, solo per prendere i soldi.
L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, Art 1 della costituzione, ma il lavoro non c'è. E come si fa se non c'è il lavoro? E poi chi perde il lavoro e magari ha anche 50 anni e la famiglia, come si fa ? lo Stato dov'è ? cosa fa per queste persone ? Gli ammortizzatori sociali. Il reddito di cittadinanza, guai a parlarne.
I Giornalisti, Politici, Esperti e Professoroni che parlano nei Talk Show. Si scannano e fanno a gara a chi ha più ragione. Fanno tenerezza e sono anche un po stronzi a volte nel loro argomentare da persone saccenti. Intanto nel mondo reale c'è sempre meno lavoro. E il sistema non funziona. Forse perchè è fondato sul lavoro. L'economia. La recessione. La politica non serve più.
Lo scopo della vita non è il lavoro.


martedì 26 febbraio 2019

Considerazioni

Avevo perso un pò l'abitudine di scrivere i miei pensieri sulla carta. Appena mi venivano ultimamente li scrivevo sull'applicazione di note sul telefonino. In digitale.
Sono anche un po imbarazzato a trascrivere i pensieri dalla mia mente alla carta. Bisogna avere anche un po di dimestichezza nella scrittura perchè è come se i pensieri facessero un breve viaggio dalla mente alla carta ( ecco che ritorna il tema del viaggio) c'è sempre il dubbio che si perda per strada qualcosa. Come quando si lascia a casa qualcosa quando si fa un viaggio o una gita "C'è tutto ? abbiamo portato tutto il necessario ? Ma si si c'è tutto" poi dopo 50 km in autostrada ti viene in mente di aver lasciato a casa la carta d'identità. O ti viene il dubbio di aver lasciato a casa il portafoglio o il cellulare e ti tocchi le tasche dei pantaloni e se ci sono tiri un sospiro di solievo e vai alla grande.
Oppure quando sei partito per un viaggio il dubbio atroce se in bagno hai staccato la presa dello scaldabagno e vorresti tornare subito a casa a controllare. Se l'hai spento lo scoprirai solo quando tornerai a casa. Se la casa non sarà saltata in aria tutte le tue preoccupazioni avranno fine.

Le persone in generale non leggono più, non hanno più interesse per i libri, la lettura. Eppure a scuola le prime cose che ci insegnano alle elementari sono leggere e scrivere. Ma guarda tu come è strano il mondo.

Adesso vanno molto di moda i podcast, su internet, specialmente tra i ragazzi, contenuti video e audio. Chat Snapchat Instagram, applicazioni, Whatsapp. Ma Vazzappà
C'è ancora qualcuno che quando fa un viaggio, una vacanza o una gita si porta dietro un libro da leggere ? Io lo porto. Magari poi non lo leggo ma lo porto. Si apprezza l'impegno.

Comunque posso dire che le qualità che mi rappresentano di più sono la gentilezza, la bontà, la simpatia a volte, il senso dell'umorismo (Nei miei post c'è un po di senso dell'umorismo) ma anche la resistenza. Non in senso politico ma è un po come dire la capacità di adattamento a situazioni che durano anche nel tempo e magari non ci piaciono. Ne è pieno il mondo.
A volte penso anche di essere empatico ma non è che posso dirlo io.


sabato 6 ottobre 2018

Foglio bianco

Questo Blog non lo legge nessuno. Sarà che fa cagare. Sarà che non so scrivere. Non lo so.
Una cosa è certa, non devo scrivere o esprimermi per piacere agli altri. Un po come si fa nella vita, non devo chiedermi se quello che scrivo piacerà agli altri. Non devo chiedermi se piacio agli altri, io devo essere me stesso.
Devo trovare un modo per esprimere me stesso. La scrittura può essere la forma di espressione giusta, non lo so. Quando si scrivono queste cose, come il niente o riflessioni anche personali, è sempre difficile perchè non si parla di un argomento specifico ma piuttosto che scrivere questa roba su un diario e tenerla nel cassetto, preferisco scriverla su un blog online. Almeno qualcuno mi legge, fosse anche solo qualche famigliare, a me va bene. Poi se ho un seguito meglio. E qui già sbaglio perchè vado a pensare al pubblico che mi leggerà. 
Cioè, l'artista esprime se stesso. Non si esprime in funzione degli altri (perchè tu sei un artista ?) Come la frase: non si vive per accontentare gli altri. Centra qualcosa ? (dai continua che è interessante)
Ma io ho qualcosa da dire? be riguardo cosa? devo parlare di un argomento. Qualche vicenda che mi è successa? Dai racconta, un anneddoto. Silenzio.
Foglio bianco.

Dai. Devo dire quello che penso. Cazzo !
Poi non devo pensare a quante visualizzazioni ci saranno per un determinato post.